Aumentare le vendite di vino in Cina grazie all'esenzione dal visto d'ingresso

La politica cinese di esenzione dal visto provoca un aumento dei turisti e aumenta le vendite di vino in Cina

C’è una diretta correlazione tra visto per la Cina, turismo e business del vino.

Con la riapertura dei confini, la Cina promuove il turismo internazionale riattivando politiche di esenzione dal visto per consentire a visitatori di vari Paesi di viaggiare brevemente nel Paese. Diversi cittadini di Paesi europei tra cui l’Italia, possono accedere a questa misura che scadrà a fine 2025, premesso ovviamente il possesso di un passaporto valido.

Secondo quanto riportato dai media statali China Global Television Network (CGTN), la stipula di accordi di esenzione dal visto con varie nazioni ha contribuito a un costante aumento dei voli da e per la Cina. Con viaggi internazionali sempre più accessibili verso la Cina, le compagnie aeree come China Eastern Airlines hanno aperto nuove rotte dirette da Shanghai a Venezia e da Xi'an a Milano, facilitando i viaggi d'affari e turistici.

I dati dell'Amministrazione nazionale per l'immigrazione indicano un aumento del 152,7% negli ingressi in Cina nella prima metà dell'anno, con 8,542 milioni di cittadini stranieri entrati senza visto, rappresentando il 58,36% del totale degli ingressi.

Cosa c’entra questa misura con l’aumento dei consumi del vino in Cina?

Nonostante le attuali condizioni economiche abbiano causato una diminuzione del consumo di vino in Cina a causa della riduzione delle attività commerciali, la presenza di visitatori stranieri e le politiche macroeconomiche di sostegno offrono speranza per un possibile aumento delle vendite e del consumo di vino.

In primis, la Cina ha pensato alla sua economia e cioé questa politica semplifica notevolmente il processo di visita alle cantine cinesi per l'industria vinicola, favorendo l'espansione degli affari in Cina.

Ma, riporta anche gli stranieri in Cina, che in tempo di Covid erano stati costretti ad andarsene per poi poter rientrare col contagocce.

In pillole, i vantaggi:

  • partecipare a fiere, organizzare eventi enologici o incontrare clienti diventa più agevole per i rappresentanti delle aziende vinicole, risparmiando tempo con le richieste di visto e agevolando viaggi più semplici e improvvisati.
  • Si prevede che l'aumento dei viaggiatori d'affari stranieri avrà un impatto positivo sulle vendite di vino in Cina, dove la presenza della comunità imprenditoriale straniera ha sempre giocato un ruolo fondamentale nel consumo di vino.
  • Gli hotel e i ristoranti di lusso sono canali cruciali per lo sviluppo degli accordi commerciali, mentre nei bar e ristoranti più rinomati di Shanghai, i professionisti stranieri e gli espatriati rappresentano il principale gruppo di consumatori di vino.

Il prossimo evento fieristico internazionale con focus su Food&Beverage si terrà a Shanghai dal 12 al 14 di novembre 2024. La FHC di Shanghai ( Shanghai Food Trade Show) giunge alla sua 27ma edizione e noi di Procomm, come professionisti dell’import in Cina, suggeriamo alle aziende vitivinicole di valutare l’opportunità di parteciparvi.

Ricordate che é fondamentale che l’azienda sia iscritta al CIFER, in modo da evitare importazioni temporanee e soprattutto, avere in mente un piano strategico di comunicazione. In entrambi i casi, Procomm e AllaSalute 莎露特 vi possono aiutare.

powered by social2s